Il boicottaggio Comunale sa di ipocrisia lontano un miglio
Consiglio: O.d.G. per riconoscere Palestina e cessate il fuoco. Da ex-presidente: atto sbagliato (serviva mozione). Ideologia e ipocrisia: zero su Siria/Ucraina/Congo/Venezuela. Allarme boicottaggi: rischio di colpire indiscriminatamente, fino a tutto ciò che è ebreo.
Ho ascoltato il Consiglio Comunale di lunedì scorso dove la Maggioranza ha presentato un Ordine del Giorno ad oggetto, cito testualmente, "RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA CON RICHIESTA DI IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO E INTERRUZIONE DELLE RELAZIONI CON ISRAELE A CAUSA DELLE PERSISTENTI VIOLAZIONI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE A GAZA E IN CISGIORDANIA E INIZATIVE COMUNALI A SOSTEGNO DEL POPOLO PALESTINESE".
Nota da ex-presidente di quell'aula: probabilmente l'Ordine del Giorno non è il tipo di atto corretto, andava fatta una mozione per esprimere una posizione del Consiglio relativamente ad un tema. Un Consiglio Comunale può impegnare una Giunta, non un Governo che, tra l'altro, non ha mai espresso un parere su quell'atto, come avviene in Parlamento.
Non è un dettaglio, la forma spesso è sostanza e traspare in maniera manifesta l'urgenza di chiamare in causa i piani alti, di fare politica o meglio, ideologia mascherata da impegno.
Non entro nel merito del conflitto di Gaza, non voglio, non posso e non ho titoli per esprimere una posizione interessante e l'unica cosa che spero è che cessi il prima possibile, come tutti i conflitti.
Frase tanto banale da farmi meritare l'accesso a Miss Italia, ma tant'è.
Il punto è che saremmo ipocriti se non vedessimo dietro questo atto il furore politico di una Giunta che si dichiara civica e poi si occupa di materia internazionale. Ma quella Giunta non l'abbiamo vista impegnarsi per gli altri conflitti.
Un dato su tutti: avete mai sentito parlare dei bambini siriani? No, eppure ne sono morti 20mila in una carneficina durata più di dieci anni.
Ventimila morti bambini e 570mila in totale.
Quanti ordini del giorno? Zero.
Quante mozioni? Zero.
Idem per l'Ucraina, il Congo, il Venezuela luoghi dove i morti si contano a decine, se non centinaia di migliaia.
Mi rattrista che la pietà e la carità umana siano condizionate e filtrate a seconda di chi sia l'aggressore. Quelle bandiere della pace sventolate con le targhe alterne. La commozione per i bambini di Gaza ma l'oblio per quelli di Aleppo. L'indignazione condizionata. Lo sdegno di parte.
E trovo agghiacciante l'invito finale ad aderire alle campagne di boicottaggio delle aziende "israeliane o a capitale israeliano" che colpirebbe indistintamente i sostenitori di Netanyahu, ma anche comicamente i suoi oppositori.
Gravissimo che sia un'istituzione pubblica a fomentare una simile iniziativa: voi pensate che qualcuno chiederà una visura camerale prima di boicottare un'azienda?
Credo proprio di no, mi sembra più facile che alla fine verrà boicottato tutto ciò che è ebreo.
Non so perché, ma mi ricorda tristemente qualcosa.